TASSO DI VENDITA

Il tasso di vendita dei nomi di dominio è la percentuale di nomi di dominio venduti calcolata su base anno solare. Su un portfolio di 500 domini, ad esempio, il tasso del 2 per cento equivale a 10 domini venduti su base annua. Le percentuali variano per settore merceologico o industriale. Il calcolo effettivo dovrà tenere conto del tasso di vendita personale, in relazione al numero ed alla qualità dei nomi domini posseduti, oltre che dal prezzo.

A livello macro e per tutte le estensioni, il tasso di vendita si aggira sullo 0,50 per cento. Il miglior tasso di vendita negli ultimi anni a livello di tld è quello degli org, con un 1.05 per cento, ma ovviamente il volume d’affari maggiore e le vendite più importanti sono quelle dei .com, nonostante per questa estensione la percentuale si assesti su uno 0.6 percento.

Bisogna inoltre ricordare che molte transazioni non sono tracciate dai portali dedicati (afternic, godaddy, sedo, dan, dynadot e forum tematici) rimane tuttavia affidabile la stima di massima. Un sito di riferimento per estrarre dati utili allo sviluppo di statistiche sui singoli tld è Namebio.com, il sito registra in tempo reale le vendite rese pubbliche dai Registrar, privati e siti aste ed è fornito di una buona interfaccia, che permette ricerche per data, estensione, valore della transazione, anno etc.

(Namebio non acquisisce e mostra dati dei domini venduti sotto la soglia dei 100$. Nello sviluppo di un portfolio e per orientare future acquisizioni, è utili predisporre una tabella interattiva da interrogare con query utili a determinare le prestazioni almeno per anno e per settore merceologico. Una strutturazione dei dati renderà più precisa l’acquisizione di domini e la valutazione degli stessi, in modo da orientare i propri acquisti sui tld e settori in ascesa.

L’esplosione degli ultimi anni della domanda di combinazioni eth, nft, crypto, meta e metaverse dimostra la dinamicità di un mercato, che offre sempre nuove opportunità, sono infatti molto interessanti i risultati d’asta di estensioni fino al 2020 – 2021 considerate praticamente invisibili, poi diventate punto di riferimento per imprese e startup.

(ad esempio l’estensione .io) Queste analisi potrebbero portare infatti ad identificare la nascita di un trend su un tld, prima che la macchina dei grossi player e dei Registrar stessi si attivi esaurendoli in breve tempo.